L’etica del rifiuto

Alla domanda chi e che cosa siamo noi un vecchio saggio rispose così:

Siamo la somma di tutto quello che è successo prima di noi, di tutto quello che è accaduto davanti ai nostri occhi,di tutto quello che ci è stato fatto. Siamo ogni persona, ogni cosa, la cui esistenza ci abbia influenzato, o che la nostra esistenza abbia influenzato, siamo tutto ciò che accade dopo che non esistiamo più e ciò che non sarebbe accaduto se non fossimo mai esistiti.

Il Natale è appena passato, e come ogni anno i giorni successivi si gettano, oltre agli imballi dei doni ricevuti, anche tutte quelle cose che vengono sostituite dalle nuove: è possibile ridurre la quantità di spazzatura di questi giorni di festa? 

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Questa è la situazione post-natalizia nel nostro quartiere, con alcuni accorgimenti è possibile evitare questo scempio

Un buon ecologista inizia già dall’acquisto, cercando quindi di scegliere doni dall’imballo minimo e comunque biodegradabile, puntando di più alla qualità del prodotto che all’appariscenza della confezione. Ma oramai questa parte è superata, vediamo quindi cosa fare di tutto ciò che abbiamo in casa: innanzitutto, se l’imballo è ancora utilizzabile mettiamolo da parte per poterlo riciclare per doni futuri, ma dove invece la furia dello spacchettamento ha danneggiato irrimediabilmente l’incarto, allora in quel caso dobbiamo separarlo da nastri, fiocchi e adesivi per poter differenziare al meglio il rifiuto, controllando sempre la natura del materiale e conferendolo nell’apposito contenitore. I nastri che si usano per i pacchetti ad esempio, purtroppo vanno nell’indifferenziata perchè non sono mai di sola plastica pura e quindi verrebbero scartati con un conseguente passaggio costoso. Ma non ci sono solo gli imballi, a Natale spesso ci si leva lo sfizio atteso da mesi, e quindi molte volte si sostituiscono elettrodomestici piuttosto che vestiti ancora in ottimo stato: cerchiamo di non gettare queste cose, ci sono molte persone bisognose che sarebbero grate di ricevere un oggetto o un abito anche se usato, per questo basterà chiedere alla propria parrocchia piuttosto che alle tante associazioni a sostegno della comunità, per trovare i punti di raccolta per queste cose, così facendo, oltre a non produrre rifiuti, possiamo fare un opera buona che è molto più soddisfacente di qualsiasi dono… Per gli elettrodomestici guasti invece ci si deve rivolgere al proprio centro di raccolta comunale, dove si potranno gettare in tutta sicurezza, tutte le apparecchiature elettroniche con la certezza che verranno smaltite a norma di legge. Sono solo piccoli accorgimenti ma che se applicati per bene, possono davvero dare un forte aiuto all’ambiente, basti pensare che solo nelle feste natalizie si stima che verranno stappate circa 96 milioni di bottiglie tra spumanti, vini e champagne, che se fossero tutte riciclate, potrebbero portare ad un risparmio energetico capace di illuminare gli alberi di Natale di oltre 4 milioni di famiglie italiane, oltre alle emissioni di co2 che sarebbero ridotte per una quantità pari a quelle prodotte in un anno da 40mila auto di piccola cilindrata, infine si risparmierebbero ben 78mila tonnellate di materie prime per la produzione delle bottiglie stesse. Questa guida ora è stata indicata per il Natale, ma sono semplici accorgimenti che ognuno di noi dovrebbe attuare ogni giorno!

FONTE: pensarebio.com

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